Può essere conseguente ad un trauma, può verificarsi in seguito ad una lesione pre – esistente in particolari tipi di pazienti che sollecitano enormemente questa articolazione per attività lavorativa o sportiva , oppure essere conseguente ad un normale processo di degenerazione tendinea legata all’età .
La lesione può essere completa o parziale e la tipologia di intervento chirurgico scelto dipende da diversi fattori quali l’età del paziente il tipo di lesione, l’attività lavorativa/sportiva del paziente .
Alcune malattie come il diabete, le malattie autoimmuni o le patologie metaboliche possono provocare una alterazione nel metabolismo dei tendini accelerando la degenerazione tendinea e la conseguente rottura anche per traumi a bassa energia.
Segni e sintomi
I sintomi riferiti dal paziente sono in genere dolore, perdita di forza progressiva , limitazione funzionale nelle normali attività quotidiane , lavorative o sportive che comportano movimenti di abduzione ed elevazione contro resistenza.
Diagnosi
La diagnosi si avvale della visita medica e dell’esame obiettivo . Le indagini strumentali da eseguire , sul consiglio dell’ortopedico e in base al sospetto clinico si avvalgono dell’ecografia e della Risonanza magnetica , quando deve essere pianificato un intervento chirurgico.
Trattamenti
In genere se la lesione non è completa e non è passato molto tempo dalla diagnosi si può procedere al reinserimento della cuffia dei rotatori per via artroscopica. (Vedi informativa artroscopica spalla).
In determinati casi si può procedere a re-inserzione dei tendini a “cielo aperto” mediante una piccola incisione .
Quando la lesione è grave si possono eseguire interventi di transfer tendinei .