L’articolazione tibio-tarsica è composta dalla tibia e dal perone distale e dall’astragalo.
Tale articolazione può essere soggetta all’artrosi.
Fattori predisponenti possono essere traumatismi, eccesso ponderale, deviazioni assiali congenite o acquisite, difetti qualitativi della cartilagine.
Il danno articolare può essere più o meno grave ed in genere è proporzionale all’usura delle articolazioni del ginocchio o dell’anca.
In genere il danno alla cartilagine può verificarsi a livello della cartilagine dell’astragalo e della tibia ed è più grave quando la qualità dell’osso al di sotto della cartilagine (osso sottocondrale ) è di scarsa qualità.
Sintomi
I sintomi riferiti dal paziente sono dolore al carico , zoppia, persistente edema, gonfiore e rigidità articolare nei range di movimento fisiologici.
Trattamento
Quando la terapia conservativa che si avvale di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) , terapia infiltrativa con acido ialuronico eco guidata , infiltrazioni con cellule mesenchimali da tessuto sottocutaneo (LIPOGEMS) o con PRP, non è più efficace gli interventi che si possono eseguire sono :
l’Artrodesi dell’articolazione
l’intervento consiste nel bloccare l’articolazione in posizione per permettere al paziente di deambulare . In questo caso l’articolazione viene accorciata e può essere necessario un rialzo per deambulare.
In genere prima di caricare completamente passeranno circa 30-40 gg .
Dopo l’intervento può essere necessario un periodo di immobilizzazione in gesso.
Protesi di caviglia.
prevede la sostituzione dell’articolazione . La protesi di caviglia è costituita da una parte tibiale , di una parte che si posiziona sull’astragalo e di una parte in polietilene che funge da articolazione e , a seconda dei modelli utilizzati , stabilizza l’impianto . La protesi può essere cementata o non cementata – con superfici ad alta integrazione – (plasma spray o HX-pore). L’utilizzo di una protesi non cementata o cementata dipende dall’età del paziente e dalla qualità dell’osso ospite che dovrà accettare l’impianto.
Dopo l’intervento può essere necessario un periodo di 20 giorni di scarico con gesso poi il carico è concesso con 2 stampelle per un mese.